Estate 2023: le pubblicazioni del CNDCEC e la crisi d’impresa

Estate 2023: le pubblicazioni del CNDCEC e la crisi d’impresa

Sono passati oltre 12 mesi dall’entrata in vigore del D.Lgs. n. 83/2022 che ha integrato il D.Lgs. n. 14/2019 (noto anche come Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza – CCII) dettagliando, mediante l’art.2, la struttura minima necessaria affinché gli assetti anti-crisi predisposti da un’impresa possano essere ritenuti adeguati. La chiarezza di tali indicazioni è stata parzialmente offuscata sotto il sole di Luglio da alcune pubblicazioni del CNDCEC che potrebbero aver confuso i lettori meno esperti: ecco perché ci occupiamo di analizzarne il contenuto e di sciogliere alcuni dubbi.

Cosa dicono gli articoli del CNDCEC? 

 

I 3 documenti del CNDCEC

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ha pubblicato a luglio 2023 ben 3 distinti documenti inerenti agli adeguati assetti:

  1. Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: profili civilistici ed aziendalistici”, del 7 luglio 2023:
  2. Prevenire e gestire le difficoltà dell’impresa: vademecum per le piccole e medie imprese”, del 17 luglio 2023;
  3. Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: check-list operative” del 24 luglio 2023.

Il focus di queste tre pubblicazioni può sembrare il medesimo ma così non è, infatti il secondo articolo è relativo agli “adeguati assetti anti-crisi” (oggetto del D.lgs. 83/22), mentre gli altri due trattano il concetto più generale di adeguato assetto volta alla “tutela e allo sviluppo del valore aziendale”, concetto pre-esistente al codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza.

 

Adeguati assetti e adeguati assetti anti-crisi

Occorre perciò operare una distinzione e chiarire i seguenti due concetti:

  • Adeguati assetti in generale. L’introduzione della clausola generale dei principi di corretta amministrazione e dell’adeguatezza della struttura organizzativa e del sistema amministrativo-contabile nella disciplina della s.p.a. quotata, così come la previsione di obbligatorietà della istituzione degli assetti da parte degli amministratori e della vigilanza sulla loro adeguatezza e sul loro concreto funzionamento da parte del collegio sindacale, sono concetti risalenti alla riforma del diritto societario e all’adozione del Testo Unico sulla Finanza (TUF - D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58).

  • Adeguati assetti anti-crisi. Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII – D.Lgs. n. 14/2019), e successive modifiche, ha specificato il dovere generale dell’imprenditore individuale o collettivo di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi di impresa e della perdita della continuità aziendale. Successivamente, l’art. 2 del D.lgs 83/22 ha integrato le lacune del D.lgs. 14/2019 cristallizzando due novità di assoluta rilevanza: 1) l’entrata in vigore del Codice della crisi a partire dal 15/07/22; 2) inequivocabile indicazione di legge che quando si parla di “adeguati assetti” al fine della “tempestiva rilevazione dello stato di crisi” non vi è più alcuna discrezionalità, in quanto il punto 3.c del decreto descrive in maniera puntuale gli elementi necessari affinché l’assetto abbia funzione di prevenire la crisi. Il legislatore lavora da anni per superare il concetto di fallimento, ed ora che il vecchio diritto “fallimentare” è andato in pensione, ci si augura che tutte le imprese si dotino degli adeguati assetti anti-crisi previsti dal D.lgs. 83/2022 e che il governo, per mezzo dei suoi tecnici, continui a migliorare le procedure di prevenzione e superamento della crisi d’impresa.

In definitiva, mentre gli adeguati assetti in generale sono focalizzati su una corretta gestione d’impresa, con misure lasciate alla valutazione degli amministratori in base alla complessità di ogni singola impresa,  gli adeguati assetti anti-crisi sono normati da un insieme di obblighi “basici e minimali” di monitoraggio preventivo da effettuarsi nei modi previsti dal D.lgs. 83/2022, che OGNI IMPRENDITORE, individuale o collettivo che sia, è tenuto a rispettare in specifica funzione anti-crisi.

Ricordiamo infatti che l’art. 2 del D.lgs. 83/2022, comma 3, prevede che

“Al fine di prevedere tempestivamente l'emersione della crisi d'impresa, le misure di cui al comma 1 e gli assetti di cui al comma 2 (relativi agli obblighi per l’imprenditore individuale e per quello collettivo, ndr) DEVONO consentire di:

  1. a) rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario, rapportati alle specifiche caratteristiche dell'impresa e dell'attività imprenditoriale svolta dal debitore;
  2. b) verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi e rilevare i segnali di cui al comma 4;
  3. c) ricavare le informazioni necessarie a utilizzare la lista di controllo particolareggiata e a effettuare il test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento di cui all'articolo 13, al comma 2.”

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ha voluto spiegare e chiarire la centralità del D.lgs.83/2022 tramite la pubblicazione dell’apposito documento dal titolo: “PREVENIRE E GESTIRE LE DIFFICOLTA’ DELL’IMPRESA: VADEMECUM PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE”, che trovate allegato qui di seguto.

 

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Adeguati assetti e adeguati assetti anti-crisi

Per quanto riguarda invece la dotazione di adeguati assetti volti ad un ottimale gestione aziendale, il CNDCEC ha emanato il documento “ASSETTI ORGANIZZATIVI, AMMINISTRATIVI E CONTABILI: CHECK-LIST OPERATIVE” pubblicato in data 24 luglio 2023 contenente cinque check-list, riguardanti precisamente:

  1. la valutazione del modello di business,
  2. la valutazione del modello gestionale,
  3. la valutazione dell'adeguatezza dell’assetto organizzativo,
  4. la valutazione dell’adeguatezza dell’assetto amministrativo,
  5. la valutazione dell’assetto contabile.

Il documento trascende dagli adeguati assetti anti-crisi, considerati già disciplinati ed esplicitati dalla legge, e propone degli spunti operativi per offrire una consulenza di valore aggiunto alle imprese per di valutare la completezza degli adeguati assetti in generale in ottica di una efficace e completa gestione aziendale. Resta inteso che l’ampiezza e la complessità di tali spunti variano in base alla dimensione dell’impresa che ne beneficia solo se l’onere di tali attività è compensato da un efficientamento delle attività e del valore dell’impresa, cosa che spesso è disattesa per le piccole e medie imprese. Per completezza trovate anche questo documento scaricabile qui di seguito.

 

La soluzione GHOSTCFO

Per facilitare il compito di amministratori e imprenditori nell'assolvere agli obblighi di legge anti-crisi, GhostCFO ha creato il tool Adeguato Assetto: ogni azienda o consulente potrà calcolare e valutare i punti minimali richiesti dall'art. 2 comma 3 del D.Lgs 83/22 in modo semplice e automatico, oltre a marcare temporalmente l'esito dell'adeguato assetto. 

Il tool Adeguato Assetto è disponibile nella nostra web app FACorporate, dedicata alle aziende, o nelle applicazioni FinancialAssistant e EnterpriseCrisis, dedicate a professionisti e consulenti.

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