Segnali di allarme

Tra le indicazioni per verificare l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, contabile e amministrativo dell'impresa vi è la verifica dei segnali d'allarme indicati all’art. 3 comma 4 del Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza (CCII).

I segnali d'allarme sono legati all'esistenza di debiti per retribuzioni, debiti verso fornitori, esposizioni nei confronti di banche e intermediari ed esposizioni debitorie verso creditori pubblici qualificati (INPS, Agenzia delle Entrate e Agente di Riscossione) che superano determinate soglie e un certo intervallo temporale.

 

Segnali di allarme dei creditori pubblici qualificati

Il Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza prevede dei controlli da parte di soggetti esterni all'azienda sulle condizioni di salute dell'impresa. In particolare il D.L. 152/2021 prevede che dal 14 Luglio 2022  il relativo creditore qualificato debba notificare all'impresa debitrice l'eventuale superamento dei limiti e delle soglie previste dall'art. 30 sexties DL 152/21 che fanno ipotizzare uno stato di crisi. 

Se si verifica uno sforamento dei limiti previsti, i creditori qualificati (Agenzia delle Entrate, INPS e Agente Riscossore) hanno inoltre l'obbligo di invitare alla composizione negoziata l'azienda debitrice: tale invito viene spedito via pec al CDA e all'eventuale organo di controllo. La mancata adesione comporta un aggravio di resposabilità per gli amministratori e i soci (vedi l'approfondimento la responsabilità degli amministratori).

creditori pubbliciGli indicatori che vengono considerati per il superamento soglie riguardano l'esposizione debitoria verso i singoli creditori pubblici qualificati, in particolare
  • Agenzia delle entrate: controlla se il debito Iva scaduto e non versato è rilevante con soglie differenti a seconda del volume d'affari;
  • INPS: controlla se il debito per contributi previdenziali è rilevante;
  • Agente di riscossione: controlla se la sommatoria dei crediti affidati all'agente di riscossione è rilevante con soglie differenti per mprese collettive e individuali.

 

Altri segnali di allarme

Sono previste anche delle verifiche "interne" all'azienda relative a debiti per retribuzioni, fornitori, banche o altri intermediari. Si tratta della verifica di particolari soglie che dovrebbero indurre gli amministratori a prendere provvedimenti e a richiedere l'accesso alla composizione negoziata. In particolare, per quanto riguarda le banche e altri intermediari sono rilevanti le posizioni sconfinate/impagate da più di 60 giorni e che superino il 5% dell'esposizione totale: il valore del monitoraggio dell'esposizione finanziaria tramite l'analisi di Centrale Rischi acquista una rilevanza forndamentale. Anche in questo caso gli amministratori che, al superamento delle soglie, non prendano provvedimenti portrebbero incorrere in responsabilità civili e penali.

  prova gratuita 

L’utilizzo del tool Adeguato Assetto consente a imprenditori/amministratori e consulenti di verificare il superamento delle soglie di allarme come previsto dalla normativa sulla Crisi d’impresa e di agire per tempo.